Banche e istituti similari

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Banche e istituti similari2024-02-29T15:42:46+01:00

Sono considerate banche tutti gli intermediari finanziari che sottostanno alla Legge federale sulle banche e le casse di risparmio (LBCR). Ai sensi dell’art. 2a dell’Ordinanza sulle banche, sono considerate banche soggette a notifica tutti gli istituti che si prestano pubblicamente per raccogliere depositi del pubblico. Rientrano inoltre nell’attività bancaria: il rifinanziamento in misura rilevante presso banche non legate al gruppo, per finanziare terzi, anch’essi non legati al gruppo e l’assunzione e l’offerta pubblica sul mercato primario di titoli e diritti valore.

Gli istituti sottoposti alla LBCR devono inoltrare periodicamente alla Banca nazionale svizzera (BNS) una notifica riguardante bilancio, conto economico, fondi propri e liquidità. I rilevamenti della BNS si riferiscono solitamente all’attività dell’impresa bancaria (casa madre), che comprende la sede svizzera nonché le filiali giuridicamente dipendenti ubicate in Svizzera e all’estero. Nel 2021 la statistica sulle banche della BNS comprende 235 banche, che in Svizzera occupano in totale circa 90’000 collaboratori.

Il sistema bancario svizzero è basato sul modello della banca universale. Ciò significa che tutti gli istituti possono offrire tutti i servizi bancari, come ad esempio: operazioni di credito, operazioni di investimento e operazioni passive (conti di risparmio ecc.), gestione patrimoniale e consulenza d’investimento, traffico dei pagamenti, operazioni su titoli (negoziazione di borsa), attività di emissione (di obbligazioni o azioni) e analisi finanziaria.

Tuttavia, nel corso dei decenni sono andati sviluppandosi gruppi bancari in parte specializzati in segmenti specifici. Gli istituti svizzeri possono essere suddivisi nei gruppi bancari elencati di seguito.

Le banche cantonali sono attive perlopiù in tutti i settori operativi, ma sono specializzate in primis nel segmento della raccolta del risparmio e in quello degli affari ipotecari. In singoli casi, un ruolo di primo piano è svolto anche dalle attività di gestione patrimoniale Questi istituti sono attivi prevalentemente sul territorio del rispettivo Cantone. In singoli casi, detengono anche filiali fuori Cantone o vantano addirittura una presenza internazionale. La maggior parte delle banche cantonali si configura come ente di diritto pubblico dotato di una propria personalità giuridica, ma vi sono anche società anonime miste o di diritto privato. L’Unione delle Banche Cantonali Svizzere, costituita nel 1907, rappresenta gli interessi comuni del gruppo nei confronti di terzi e promuove la collaborazione fra i propri membri. Con la revisione della Legge sulle banche del 1° ottobre 1999 è stata abrogata la garanzia statale come tratto costitutivo di una banca cantonale. In seguito, il Canton Berna è stato l’unico che fino al 2012 ha introdotto gradualmente una rimozione di tale garanzia. Le altre banche cantonali continuano invece a beneficiare di una garanzia statale illimitata, ad eccezione della Banque Cantonale Vaudoise e della Banque Cantonale de Genève che avevano compiuto tale passo (garanzia statale nulla e/o limitata) già prima della revisione della Legge sulle banche.

Al gruppo delle grandi banche appartengono Credit Suisse e UBS. Entrambe le grandi banche sono rappresentate in oltre 50 Paesi e sono presenti su tutte le principali piazze finanziarie del mondo con una rete di succursali e affiliate. Inoltre, si dividono oltre il 50% dell’intera somma di bilancio di tutte le banche della Svizzera.

In linea di massima, le grandi banche offrono tutte le attività: retail banking, corporate banking, private banking, asset management e investment banking (transazioni sul mercato dei capitali, negoziazione titoli, operazioni sul mercato monetario, financial engineering, prestito titoli, operazioni aziendali di fusione e acquisizione e relativa consulenza).

Le banche borsistiche sono attive prevalentemente nell’ambito della gestione patrimoniale, e hanno una clientela sia nazionale che estera. La rappresentanza dei loro interessi è curata dal 1981 dall’Associazione di Banche Svizzere di Gestione Patrimoniale ed Istituzionale.

Le banche di questo gruppo si concentrano prevalentemente sulle classiche operazioni su interessi con crediti ipotecari e commerciali da un lato, sulla raccolta degli averi dei clienti in forma di risparmi e di investimenti dall’altro. La loro attività operativa è quindi molto simile a quella delle banche cantonali più piccole, sebbene la loro zona geografica di afferenza risulti di norma più piccola. Il loro vantaggio è la vicinanza alla clientela, in quanto conoscono a fondo le peculiarità e i circuiti economici locali. Molte delle banche regionali e delle casse di risparmio hanno mantenuto il proprio carattere di radicamento locale e sono spesso ancora organizzate sotto forma di cooperativa oppure, qualora si tratti di una società anonima, le relative azioni sono in ampia parte in mano ai clienti stessi o alla popolazione locale. Nel 1971 numerose banche di questo gruppo si sono consociate nell’Unione delle banche regionali svizzere. Nel 1994 l’Unione ha poi costituito la RBA Holding AG, i cui membri sono organizzati in modo autonomo e decentralizzato. Per le attività di backoffice possono tuttavia fare ricorso ai servizi di RBA Holding AG. In data 1° gennaio 2006, 14 banche sono uscite da RBA Holding AG, e la maggior parte di esse si è riunita nella comunità di interessi Esprit. Dal 2004 è inoltre operativo il Gruppo Clientis, nato dall’accorpamento di varie banche RBA di piccole e medie dimensioni e di Clientis AG. Il Gruppo Clientis ha la forma giuridica di una società semplice, di cui Clientis AG è la capofila gerente. Al contempo, Clientis AG offre ai propri membri accesso ai mercati monetari e dei capitali, nonché servizi centralizzati di supporto ed esecuzione delle transazioni.

Le Banche Raiffeisen, gruppo bancario a struttura cooperativa, sono riunite nella cooperativa «Raiffeisen Svizzera». A fine 2019, il Gruppo Raiffeisen contava 229 banche indipendenti, fortemente radicate a livello locale e strutturate in forma di cooperativa, con una tradizione ultracentenaria. Le banche Raiffeisen si concentrano prevalentemente sulle classiche operazioni su interessi con crediti ipotecari e commerciali da un lato, sulla raccolta degli averi dei clienti in forma di risparmi e di investimenti dall’altro. Le singole banche Raiffeisen sono attive perlopiù a livello regionale, ma come gruppo hanno tuttavia una portata nazionale. Raiffeisen Svizzera società cooperativa svolge inoltre all’interno del Gruppo Raiffeisen mansioni operative e strategiche ed è la garante sovraordinata della responsabilità del Gruppo. In questa funzione Raiffeisen Svizzera società cooperativa garantisce tutte le passività assunte dalle banche Raiffeisen. Queste ultime rispondono reciprocamente in via solidale. Nell’ambito delle attività operative, Raiffeisen Svizzera società cooperativa si fa carico tra l’altro della funzione di banca centrale (clearing, mantenimento della liquidità e rifinanziamento) ed è responsabile per le operazioni bancarie (operazioni interbancarie e negoziazione titoli) e per la diversificazione del rischio.

I banchieri privati sono attivi prevalentemente nel segmento della gestione patrimoniale e sono organizzati come ditte individuali, società collettive e società in accomandita. Servono una clientela sia svizzera che estera. Dal 1934 i banchieri privati sono riuniti nell’omonima Associazione dei banchieri privati svizzeri. L’associazione ha come compito principale la tutela e la gestione degli interessi professionali dei banchieri privati, e comprende soltanto istituti del segmento dei banchieri privati. A inizio 2014, oltre all’Associazione dei banchieri privati svizzeri è stata costituita anche l’Associazione delle banche private svizzere, la quale rappresenta gli interessi delle banche svizzere specializzate nella gestione patrimoniale e controllate da privati. La fondazione di questa nuova associazione si è concretizzata nell’ambito della conversione degli istituti di quattro banchieri privati in società anonime con effetto dal 1° gennaio 2014, le quali sono così passate dal segmento dei banchieri privati in quello delle banche borsistiche. Assieme a ulteriori banchieri privati, queste quattro banche sono membri dell’Associazione delle banche private svizzere, la quale comprende quindi istituti appartenenti sia al gruppo delle banche borsistiche che a quello dei banchieri privati. Viene operata una distinzione fra due gruppi di banchieri privati: quelli che fanno appello al pubblico per ricevere fondi di terzi e quelli che non fanno appello al pubblico per ricevere fondi di terzi. Fino al 2001 erano attivi istituti in entrambe le categorie. Dal 2002 vi sono soltanto banchieri privati che non fanno appello al pubblico per ricevere fondi di terzi. Optando per questa modalità, essi non sono infatti tenuti a pubblicare né il proprio conto annuale, né i bilanci intermedi.

Le banche a controllo estero sono spesso attive in tutti gli ambiti operativi. In parte si concentrano tuttavia su wealth management o investment banking, e i gestori patrimoniali servono in particolare una clientela estera. Alcuni istituti operano inoltre nel segmento del finanziamento di operazioni commerciali. Dal 1972 tutte le banche a controllo estero e le filiali di istituti esteri sono riunite nell’Associazione delle banche estere in Svizzera (AFBS).

In questo gruppo rientrano le banche con caratteristiche tali da non poter essere inserite in nessun altro segmento. Tra di loro non hanno nessun denominatore comune rilevante.

Oltre alle banche e ai loro istituti comuni, sulla piazza finanziaria svizzera sono presenti anche altri intermediari finanziari sotto forma di non banche. Il gruppo di queste non banche o istituti parabancari è composto da circa oltre 6000 aziende di piccole e piccolissime dimensioni, che però contribuiscono in misura sostanziale alla creazione di valore nel settore dei servizi finanziari. In base al diritto di vigilanza a cui soggiacciono gli istituti parabancari, questo gruppo eterogeneo può essere suddiviso in intermediari finanziari assoggettati a una vigilanza federale specifica e intermediari finanziari sottoposti unicamente alla Legge sul riciclaggio di denaro.

Tra gli intermediari finanziari assoggettati a una vigilanza federale specifica rientrano segnatamente le direzioni dei fondi d’investimento di diritto svizzero (Legge sui fondi d’investimento), le compagnie di assicurazione sulla vita (Legge sulla sorveglianza degli assicuratori) e i commercianti di valori mobiliari (Legge sulle borse). Tra coloro che sottostanno unicamente alla Legge sul riciclaggio di denaro (LRD) troviamo tutte le persone che per professione ricevono, custodiscono o aiutano a investire o trasferire valori patrimoniali di terzi (ad es. gestori patrimoniali, broker, uffici di cambio, avvocati e società di gestione di carte di credito). Qui di seguito sono illustrate due tipologie di intermediari finanziari senza status bancario.

Il settore degli istituti parabancari è costituito in gran parte da gestori patrimoniali indipendenti, molti dei quali riuniti nell’Associazione Svizzera di Gestori di Patrimoni (ASG), che conta oltre 1000 membri. In generale, un gestore patrimoniale amministra il patrimonio dei suoi clienti e offre consulenza in questioni monetarie e patrimoniali. Il gestore patrimoniale agisce, per mezzo di una procura, a nome e per conto del cliente, il quale però non è direttamente coinvolto né nella definizione delle decisioni concrete d’investimento né nella loro attuazione. Il patrimonio del cliente è depositato su un conto presso una banca depositaria. La gestione patrimoniale indipendente si contraddistingue inoltre per il fatto che il gestore amministra il patrimonio del cliente a propria discrezione, senza quindi influssi esterni. Ciò significa che gode della piena libertà nella scelta dei prodotti d’investimento. Un gestore patrimoniale indipendente può attuare una gestione classica oppure specializzarsi in categorie o prodotti specifici. Molti di questi specialisti assistono i propri clienti in tutte le questioni patrimoniali, offrendo anche servizi supplementari come ad esempio consulenza in materia fiscale.



I gestori patrimoniali indipendenti devono disporre di un’autorizzazione ai sensi della Legge sul riciclaggio di denaro e aderire a un’organizzazione di autodisciplina riconosciuta. Per il resto, rispetto alle banche e ai commercianti di valori mobiliari sono semplicemente meno regolamentati, il che apre la porta ad arbitraggi normativi all’interno dello stesso settore, comportando così distorsioni concorrenziali ingiustificate. Per scongiurare, tra gli altri, rischi di reputazione per la piazza finanziaria elvetica, è importante innalzare il livello di regolamentazione per i gestori patrimoniali indipendenti e allinearli così agli altri istituti. Un potenziamento in tal senso dovrebbe essere svolto dalla FINMA e non dalle banche
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